martedì 8 aprile 2025

Brolo, il Paese dei Gatti

Avevo sentito parlare di Brolo, il cosiddetto Paese dei Gatti, più volte ultimamente, e lo avevo annotato nel mio quaderno dei viaggi per una giornata semplice e senza troppe pretese. In effetti devo ammettere che pensavo mi avrebbe appassionata di più, ma è stato comunque un viaggio carino, con qualche piccola piacevole sorpresa.
Brolo è un paesino che si trova sopra il Lago d’Orta, famoso per i suoi numerosi gatti dipinti e disseminati dappertutto. Ogni casa ha il suo, dipinto su una piastrellina vicina al numero civico, ma sono soprattutto ritratti in varie forme e colori nella caratteristica Strèscia dal Gatt, o Strècia di Gatt – dipende da che lato la si prende – una stradina che passa nel centro del paese, simile a una sorta di galleria.


Il vicolo sbuca in un cortiletto nel quale è presente un carinissimo pozzo, il Pozzo dei Desideri, dove si legge: “Qui i Desideri non restano Sogni”. Parola di gatto.


La Strescia dal Gatt porta quindi verso la strada, oltre la quale si trova un terrazzo con belvedere sul lago sottostante. Qui si trova il caratteristico Monumento al Gatto – più piccolo di quanto ci aspettassimo, ma simpatico – che guarda proprio verso le acque e la riva opposta.




Esiste una sorta di leggenda riguardo il paese di Brolo. La si legge proprio accanto al Monumento al Gatto. Si dice che il 10 ottobre del 1756, durante una seduta del Consiglio della Comunità, la piccola frazione di Brolo chiese la separazione a livello ecclesiastico dalla parrocchia di Nonio, e il permesso di diventare parrocchia autonoma. Promise che avrebbe provveduto autonomamente ad arredare la propria chiesa dedicata a Sant’Antonio Abate e che avrebbe saldato tutti i debiti con Nonio. La richiesta fu presa con derisione dai cittadini di Nonio, che esclamarono “Quand al vien parrocchia Brol al ratt metarà su al friol”, ovvero “Quando Brolo diventerà parrocchia, il topo metterà il mantello.” Tuttavia Brolo non si arrese e il 27 aprile del 1767 ottenne la sua vittoria, poiché quel giorno venne firmato il decreto che permise l’erezione della Parrocchia di Sant’Antonio Abate. A qualche abitante di Brolo, tuttavia, il motteggio non era proprio andato giù, e il giorno dopo la firma del decreto, sulla porta di casa delle autorità di Nonio venne trovato un topo abbigliato con un piccolo mantello – non specifico in che modo perché questo proprio non mi è piaciuto.
Si dice anche che Brolo avesse poi ingaggiato un gruppo di gatti per scacciare i topi che infestavano il borgo, meritandosi il nome che assunse solo diversi anni dopo. Nell’agosto del 2006 nacque infatti l’idea di decorare il paese con numerose raffigurazioni di gatti, realizzate dai suoi abitanti.


A dire il vero, noi speravamo di trovare più gatti veri, fatti di baffi e pelo, perché ne abbiamo incontrati solo tre. Il primo però è stato davvero un gatto gentile e premuroso. Lo abbiamo incontrato proprio all’inizio del borgo, ci è venuto incontro miagolando, come a darci il benvenuto e a fare gli onori di casa, o meglio, di paese. Si è fatto accarezzare con gioia per poi sdraiarsi a sonnecchiare felice.

Dopo un breve giretto fra i gatti di Brolo siamo quindi scesi prima ad Alzo, per osservare di nuovo il lago visto dall’alto, e poi alla cara Pella per una passeggiata al sole e l’immancabile crêpe a La Torre, io la solita al cioccolato, il mio compagno di viaggio una deliziosa con miele di castagno e l’aggiunta di gherigli di noci.
Una giornata carina, semplice e senza troppe pretese, ma sempre bella e rigenerante.



Se amate i gatti, Brolo è il posto giusto per cercarli in ogni angolo, contarli, e scegliere quali sono i vostri preferiti. Il mio, quello sull’insegna della Strescia dal Gatt, e uno bianco e rosso dipinto su una piastrellina che ho scovato alla fine del giro.


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ALBUM FOTOGRAFICO

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Note di Viaggio:
Per raggiungere Brolo, il Paese dei Gatti, prendere l’autostrada A26 per Gravellona Toce, uscendo a Borgomanero e proseguendo per il Lago d’Orta. Imboccare quindi la strada che da Gozzano porta alla sponda sinistra del lago, e poco prima di Pella, all’altezza dell’antica chiesa di San Filiberto, salire verso Alzo di Pella e quindi proseguire a destra per un moderato tratto di strada, fino a raggiungere Brolo. Noi abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio accanto a una sorta di fermata dell’autobus. Qui, in una cassettina appesa, potete trovare i dépliant di Brolo con la mappa da seguire per trovare tutte le sue tappe più caratteristiche.

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