Ho sempre creduto che le stesse vie non portino negli stessi luoghi. Una via tracciata può essere la stessa, eppure cambierà aspetto a seconda di chi la percorrerà. Alcune persone troveranno porte chiuse, altre vedranno aprirsi davanti a sé porte inaspettate. Alcune saranno accolte, altre respinte. A volte si troverà ciò che non si sapeva di stare cercando, altre volte ciò che si sta cercando farà di tutto per non farsi trovare. Altre volte ancora, semplicemente non è tempo, e ciò che si cerca arriverà quando sarà il momento giusto.
Di certo ognuna troverà sempre ciò che deve trovare. Che sia tutto o che sia niente.
Se c’è una cosa che ho imparato è accogliere con gratitudine ciò che arriva per me, e accettare se per me non arriva nulla.
Questo è per te, sento a volte vibrare dentro.
Qui per te non c’è niente, sento altre volte.
Questo non mi impedisce di continuare a cercare e a tentare, anzi, non fa che rendermi più curiosa e attenta.
Una cosa mi rincuora, soprattutto quando per me non c’è nulla. So che se una porta è chiusa e una via serrata, è così che deve essere, ed è giusto allontanarsi. Non è quella la via da percorrere, non è quella la porta da aprire. E va bene così.
Ma quando la via si apre, cose inaspettate e incredibili possono succedere. Le risonanze sottili creano intrecci di destini, la trama si rivela, la magia accade.
A ognuna le sue vie, a ognuna le sue porte.
Anche laddove le porte sono le stesse, chi deve trovare trova, chi non deve trovare non trova.
A volte si crede di aver trovato tanto e non si ha trovato nulla. Altre volte si pensa di non aver trovato nulla, e poi si scopre di aver trovato tutto.
A ognuna le sue vie, a ognuna le sue porte.
E la meraviglia di scoprire cosa si celi oltre ognuna di esse.
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