martedì 21 gennaio 2020

Fontainemore. Di Ghiaccio e di Fate

Proseguendo il viaggio, mi sono fermata in un paesino che un anno fa non avevo potuto vedere. Allora avevo scelto di fermarmi a Lillianes per conoscere il Monte delle Streghe – il Ciamoseira di cui ho parlato qui – passando accanto alla bella Fontainemore senza fermarmi, ma questa volta ci ho trascorso un po’ di tempo, soffermandomi soprattutto sul suo ponte e sulla sua parte vecchia, silenziosa, abbandonata, eppure ancora viva – oltre che piena di gatti!

Fontainemore e il suo ponte antico

Il Lys e le case antiche, viste dal ponte

Passando oltre l’antico ponte, sotto al quale scorre dolcemente il Lys, si raggiunge la chiesetta, con al suo interno una delle numerose Madonne Nere della zona, e subito dopo si sale per un sentierino che costeggia la sponda del torrente, lungo il quale si incontrano un piccolo lavatoio e alcune case antiche, diroccate ma davvero molto belle.
Il freddo è pungente, e nei punti d’ombra delle rocce coperte di vegetazione, lunghi coni di ghiaccio gocciolano picchiettando sulle pietre del suolo.
Mi siedo qualche minuto su una panchina posta dentro una nicchia che sembra quasi una piccola grotta e ascolto il suono dell’acqua, che fluisce vivace sui grandi sassi nel letto del torrente.

Il ponte antico di Fontainemore

Una delle case diroccate, a picco sul Lys

Tornando sul ponte, ricordo che anche qui esiste la leggenda di una Fata quasi identica a quella di Réchanter, che in questo caso abitava poco lontano, in una grotta nascosta fra le rocce del Gouffre de Guillemore, insieme ai suoi figli-folletti, chiamati orchons.
Si dice che fosse malvagia e che rapisse i bambini, e che per questo motivo era nata una profonda ostilità fra lei e i paesani. Adirata per i continui soprusi, la Fata decise un giorno di andarsene, ma solo dopo aver raso al suolo il paese. Per farlo, creò una gigantesca onda d’acqua sul Lys e la cavalcò, alta e implacabile, ma poco prima di distruggere il ponte abbassò la testa, lasciandolo intatto e scomparendo per sempre.
È possibile che la stessa leggenda esista anche per altri ponti della Valle del Lys, perché lì è molto nota, ed esiste per dare un significato magico e semi-divino a certe violente esondazioni del Lys.

Il torrente Lys visto dal ponte vecchio

Per quanto riguarda il Gouffre de Guillemore, spero di poterlo vedere da vicino prossimamente, nonostante non sia semplice da raggiungere. Spero comunque di trovare il modo di vederlo, magari quando farà meno freddo e la posizione del sole sarà meno inclinata, così da riuscire a illuminare i profondi anfratti della gola e permettere di scorgere le piccole rientranze che secondo la leggenda erano abitate dalla Fata e dai suoi orchons.
Si dice che in passato la gola fosse illuminata, di notte, da tante piccole e misteriose lucine.

Il viaggio continua...

***

Una bella fontana

Note di Viaggio:
Fontainemore è uno dei primi paesini che si incontrano lungo la strada che da Pont Saint Martin porta a Gressoney Saint Jean, ed è subito dopo Lillianes.
La breve storia della Fata del Gouffre de Guillemore è contenuta in Jean Jacques Christillin, Leggende della Valle del Lys, Edizioni Guindani, Gressoney Saint Jean - Aosta, 1990
Qui potete vedere tutte le fotografie scattate durante questa tappa del viaggio:
Fontainemore e il Lys

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