venerdì 29 novembre 2024

Di ciò che ancora non conosco

Forse non tutti i viaggi hanno bisogno di essere raccontati, forse non tutti hanno ispirato qualcosa che richiede di essere espressa in parole. A volte si ha voglia di vivere certi luoghi per diletto personale, senza tuttavia sentire di volerne parlare. Ultimamente per me è stato così, non sono mancati viaggi vicini o più lontani, ma non ho avuto voglia – per vari motivi – di scriverne. Avrei potuto scrivere dei castelli di Sarriod de la Tour e di Aymavilles, dei ritorni in luoghi amati – già narrati tante, tante volte – o del primo incontro con la neve, ad Alagna Valsesia, pochi giorni fa. Ma poche parole più pratiche che ispirate, ad accompagnare le fotografie, sono bastate. Ho amato certi paesaggi, ma non mi hanno parlato – o forse, sono io a non averli sentiti.
A volte, semplicemente tutto tace, e non ho nulla da dire. Così vivo il viaggio in silenzio, scatto qualche foto, e proseguo sulla mia strada.
Di Oira, in Val d’Ossola, invece sì, avrei voluto scrivere, ma non ne ho avuto il tempo – o meglio, ne ho scritto per mio Radici di Strega, e ho amato così tanto quelle poche parole alate, da sentire che, dopotutto, non ne servivano altre. E le amo ancora, perché quando nascono dall’ispirazione sono vive, e continuano a vivere, a volare e a risuonare dentro. Il loro potere apre porte invisibili.

Anche oggi non ho nulla da scrivere, e per quanto sia impaziente di incontrare un certo luogo, di quello, tuttavia, per adesso non potrò parlare.
Ciò che mi ispira a scrivere, invece, è ciò che ancora non conosco. Sono posti incantati che non ho ancora scoperto, e che piano piano spero di scoprire e incontrare. In questi, vorrei stabilire un legame di risonanze e amore, come se fossero piccole case sparse nelle quali saprò di poter sempre tornare per ritrovare la magia.
Da quando ho acquistato un piccolo rustico a Varallo Sesia, infatti, ho iniziato a cercare nei suoi dintorni, e su verso le montagne più alte, dei punti di riferimento ai quali, quando la casa – prima o poi – sarà pronta, potrò recarmi facilmente. Allora, basterà poco per ritrovarmi immersa nel sogno, ai piedi delle vette, fra la neve e gli animali selvatici. Luoghi nei quali la magia non si è mai allontanata, e le tradizioni antiche vivono ancora.
Piccoli punti di riferimento incantati nei quali mi piacerebbe anche stringere qualche rara e preziosa amicizia. Luoghi nei quali ascoltare e raccogliere storie, e dai quali, se sarò fortunata e si creeranno risonanze sottili, sarò adottata. Se così dovrà essere, piano piano di quegli stessi luoghi diventerò parte. E di questo sarò molto felice.

La pagina è bianca, non conosco ancora cosa mi attende.
I luoghi – se ci sono – restano in silenzio, nascosti.
Non ci siamo ancora incontrati. Ma quando e se ci incontreremo, ci riconosceremo.
E allora avremo molto da raccontarci.
Fotografia di autrice o autore sconosciuta/o, raccolta da Pinterest.

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