lunedì 29 gennaio 2024

Una piccola sala di lettura sul Lago d'Orta

Oggi nelle mie campagne c’era una nebbia fitta e bianca, saliva dalla terra umida e dai fossati e rendeva tutto sospeso e indefinito. Amo tanto la nebbia, è una delle condizioni naturali che sento più vicina, specialmente quando ho necessità di lavorare all’interno di me stessa.
Non guardare fuori, tutto ciò di cui hai bisogno è dentro, mi suggerisce. E anche se non sempre la ascolto, cerco di imparare da lei.
Tuttavia, oggi era anche uno dei giorni in cui posso spostarmi insieme al mio compagni di viaggio, così ho deciso di attraversare, letteralmente, le nebbie, e fare un piccolo viaggio per fare una cosa a cui tenevo tanto da qualche tempo.
Su un recente articolo di giornale avevo letto che a Orta San Giulio, nel cortile comunale che si affaccia sul lago, c’era una saletta di lettura sempre accessibile, ricavata da una antica serra. Avevo visto quello strano edificio molte volte, con le sue ampie finestre e il tetto di pietra, ma non avevo mai capito cosa fosse, e ad essere sincera non me lo ero nemmeno mai chiesta.


Ad ogni modo, non appena l’ho saputo, e ricordando un bellissimo gesto che mi era rimasto impresso e che mi ero ripromessa di adottare, ho desiderato di andarci prima possibile per portare qualcosa per me speciale. I miei due libri, con un piccolo messaggio nascosto nella prima pagina.


Un dono, lasciato lì per chiunque avesse voluto accoglierlo, forse il primo di una serie, perché vorrei seminare altre copie dei miei libri in posti speciali, così che vengano trovate e raccolte. Non saprò mai chi le troverà, se verranno adottate, o se resteranno alla mercé delle intemperie, se saranno apprezzate oppure no, ma lascio che sia il destino, o anche solo il mero caso, a decidere.


La gioia che mi ha procurato l’idea di fare questo dono è stata grande e luminosa, in certi momenti è stata l’unica che mi abbia fatta sorridere, e che mi abbia fatta sentire ancora grata per ciò che posso dare con consapevolezza e pura e sincera volontà.



Oggi, in quella saletta di lettura così calda e luminosa, proprio come l’avevo immaginata vedendola nelle fotografie all’interno dell’articolo, mi sono sentita davvero bene. Spero che altri libri vengano regalati e che possa diventare, ancora più di adesso, un luogo sicuro di condivisione e piacevolezza.
So che è bello compiere gesti simili senza che si sappia, ma a volte è altrettanto bello farlo sapere perché si ispirano altre e altri a fare lo stesso, come del resto è successo a me.




Dopo aver finalmente realizzato questo grande desiderio, io e il mio premuroso compagno di viaggio ci siamo goduti il tramonto del sole dietro la bassa montagna che sfuma nel lago. L’acqua illuminata dai suoi ultimi raggi era quasi argentea.
Quindi, dopo una passeggiata rilassante, e la tappa preferita all’enoteca Re di Coppe, abbiamo ripreso la strada di casa, ritrovando intatta una nebbia ancora più fitta e più bianca.
Ci sono immersa anche adesso, come in un mondo-altro, sospeso, nel quale cercare di creare bellezza per poi portarla fuori,
ovunque possa trovare cuori aperti nei quali mettere radici.

ALBUM FOTOGRAFICO

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