mercoledì 3 dicembre 2025

La piccola magia di Rassa

Certi luoghi restano come sospesi dentro, la loro magia in attesa di compiersi, fino a quando arriva il momento inaspettato in cui li si incontra e tutto accade esattamente come deve essere. Prima di vederli sai già che li amerai, che sentirai la loro magia – anche senza la tanto sperata neve – e che camminando per le loro minuscole stradine sentirai quell’aria di casa lontana, quel desiderio di appartenenza, anche se tu provieni da altrove.

Avevo guardato più volte le immagini del piccolo borgo valsesiano di Rassa con il forte desiderio di andarci, e quando, ormai più di un anno fa, chiesi a chi conosce bene la Valsesia se ci fossero dei posticini carini dove trascorrere del tempo e magari rilassarsi in una bella locanda accogliente per scrivere e leggere, mi era stato suggerito, senza dubbio, Rassa. Lo sapevo, avevo pensato, ne ero sicura.
Ci sarei quindi dovuta andare lo scorso gennaio, ma non era stato possibile. Così ho lasciato quel luogo in sospeso, la sua magia in attesa di compiersi quando sarebbe arrivato il momento. E il momento è arrivato. Domenica scorsa, insieme al mio compagno ho imboccato la strada che da Varallo Sesia porta ad Alagna, e seguendo la deviazione ho raggiunto il borgo montano. Non un semplice borgo, in realtà, ma dallo scorso giugno ufficialmente uno de I Borghi più Belli d’Italia. All’ingresso della strada pedonale, infatti, spicca il logo dell’ambito premio ricevuto.
La sensazione che ho provato immergendomi lungo quella stradina, che al di là delle belle casette in pietra costeggia il torrente, è stato di puro entusiasmo, di curiosità bambina, di gioia.
Abbiamo camminato fino a incontrare, sulla destra, la deliziosa e accogliente Locanda delle Alpi, nella quale ci saremmo rifugiati in seguito, e abbiamo proseguito fino al caratteristico ponte di pietra.



Lungo la strada abbiamo scambiato un saluto con una coppia gentilissima che stava allestendo delle decorazioni natalizie fuori da casa: una renna fatta di tronchetti di legno e una slitta piena di regali.
Il ponte di pietra è unico. Come ogni ponte antico è un passaggio fra una sponda e l’altra, ma in certi momenti diventa un passaggio fra mondi, attraversato dai vivi e dagli spiriti. Percorrerlo è sempre un gesto profondamente simbolico.
Scesi dall’altra parte, passando accanto al ristorante La Crüggia dal Punt, ci siamo di nuovo inoltrati per le stradine fra le casette di pietra, abbiamo chiacchierato con un signore gentile che stava rientrando in casa, e che sperava in una bella nevicata, anche se “non sono più come quelle di una volta”, e poi con l’anziano artigiano del legno, il signor Ernesto, che nonostante la stanchezza per la sua età ci ha mostrato le sue creazioni di legno intagliato a mano.
Ecco, una delle cose che amo di più quando viaggio è conoscere la gente del posto, scambiare qualche parola gentile, essere vicini nonostante la lontananza: stabilire dei contatti che, forse, col tempo saranno rinnovati.



Dopo aver girovagato per il borgo, mentre il freddo aumentava per l’approssimarsi della sera, siamo quindi tornati alla Locanda delle Alpi e ci siamo rintanati nel suo angolino più bello, quello vicino alla finestra, con le panche, i cuscini natalizi e le lucine. Una gioia per gli occhi! Caffè, cioccolata con la panna, croissant, e il mio compagno un’ottima grappa del posto per rallegrare ulteriormente la giornata.




Siamo rimasti al calduccio per parecchio tempo, e poco prima di uscire abbiamo rivisto e salutato le stesse persone incontrate all’arrivo. Proprio loro hanno ricordato un piccolo evento magico che si svolge lì a Rassa ogni anno da tre anni, e che, dato che sarà lo stesso giorno in cui sarei dovuta andare altrove, mi ha fatto venire voglia di cambiare direzione. Perché Rassa mi è entrata nel cuore, e quando questo succede non vorresti lasciarla, e quando lo fai poi ti manca.
Se poi cominci a immaginarla immersa nella luce calda di mille fiammelle… allora vorresti essere già lì, con occhi di bambina, ad aspettare l’imbrunire e il suo segreto luccicare.

Il ritorno è stato tranquillo, ci siamo fermati al caseificio di Piode, perché quando compri la toma di Piode al supermercato poi non puoi passare da Piode e non comprarla direttamente da chi la produce; e poi ci siamo fermati per una cena deliziosa a Scopello – che mi riservo di visitare al più presto con molta più calma e accuratezza.
Quindi, siamo rientrati in macchina e, scaldandoci con le copertine sulle gambe – il mio compagno ci si è fatto su e si è addormentato – che già l’inverno scorso avevo messo sui sedili per i viaggetti invernali, siamo rientrati a casa.
Eppure un pezzetto di cuore è rimasto là… e aspetta un nuovo incanto che si compirà presto, molto molto presto.

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Piccole magie da viaggio

Procurarsi delle copertine o plaid colorati, uno per ogni viaggiatrice e viaggiatore e tenerli a disposizione sul sedile posteriore della macchina. Quando si svolgono viaggi in posti freddi, specialmente in montagna, una coperta sulle gambe, o ben avvolta per chi non guida e può fare un caldo sonnellino durante il ritorno, è davvero utile. Dopo averle provate una volta diventano irrinunciabili.
Nella mia macchina bianca, che ha accenti di rosa antico all’interno, ne ho comprate tre, una rosa antico, una color panna e la terza a righe panna e beige. Si abbinano perfettamente e oltre a essere veramente utili sono una coccola speciale.

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A proposito di iniziative magiche, colgo l’occasione per indicare un dolcissimo progetto della pagina InValsesia: un Calendario dell’Avvento nel quale, ogni giorno, viene pubblicato un brano della storia I Custodi della Luce del Natale. L’ho scoperto stasera e mi ha profondamente commossa. Giorno dopo giorno, fino al 24 dicembre, seguiremo l’avventura dei fratellini Giovanni e Lucia, accompagnati dall’ermellina Brina e dal pettirosso Rubino. Ogni giorno la loro avventura li porterà nei luoghi più suggestivi e caratteristici della Valsesia, con l’importante compito di salvare la Luce del Natale della Valsesia.
Io sono già in trepidante attesa dei prossimi brani, chissà dove andranno Giovanni e Lucia? Lo scopriremo presto.

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ALBUM FOTOGRAFICI
Il borgo di Rassa
La Locanda delle Alpi

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Note di viaggio:
Rassa è stato promosso nel giugno 2025 uno de I Borghi più Belli d’Italia. Per raggiungerla si arriva fino a Varallo Sesia e si prosegue verso Alagna. Poco dopo Piode e Pila si devia a sinistra, seguendo le indicazioni per Rassa, e in pochi minuti la si raggiunge.
Consiglio una cioccolata calda, o una deliziosa cena, alla Locanda delle Alpi.