Aspettavo con trepidazione che il caldo allentasse, che l’aria si rinfrescasse e che fosse possibile, per me, uscire di nuovo senza rischiare di sciogliermi, e finalmente è successo. È arrivato settembre – dolce, adorato settembre – e nella leggerezza della rinascita ritrovo le energie per ricominciare a muovermi, verso paesaggi conosciuti e sponde mai toccate.
Questa volta, con un compagno di viaggio perfetto, ho visitato per la prima volta qualcosa che avevo sempre visto solo da lontano, immersa nella foschia azzurra che caratterizza i paesaggi acquatici: l’Isola Bella.
In realtà la meta avrebbe dovuto essere un’altra, ma quando si tratta di passaggi sull’acqua, per quanto avessi accuratamente scelto il traghetto grande che “si muove poco”, la mia resistenza è talvolta buona, talaltra pessima. Questa volta è stata pessima, tanto da farmi saltare giù alla prima fermata, e barcollare per una buona mezz’ora prima di ritrovare l’equilibrio. Questo purtroppo succede a chi come me soffre molto gli spostamenti per terra e acqua – non siamo poche, e anche se non è semplice, non bisogna vergognarsi o sentirsi in colpa, e lo dico a me stessa per prima.
Poco male, ciò che offre l’Isola Bella è comunque splendido, e al di là delle ricchezze del palazzo, l’isoletta in sé, con le sue stradine strette, le scale che si arrampicano fra vecchie mura, le innumerevoli botteghe, i piccoli ristoranti e il mercatino, è davvero deliziosa. Avrei voluto esplorarla molto di più, e conto di farlo quando ci tornerò.
Ad essere sincera è forse questo che ho apprezzato di più, lo spirito caldo, vivace, colorato e fervente dell’isola, così diverso dall’atmosfera solenne e sfarzosa del palazzo. Mi piace aggirarmi fra le stanze ricche e sontuose, ma non sono ambienti che mi appartengono, per cui dopo averli esplorati, torno volentieri alla vita semplice e vera.
Ma entriamo nel vivo del viaggio con un po’ di storia.
L’Isola Bella fa parte, insieme all’Isola dei Pescatori e all’Isola Madre, dell’arcipelago delle Isole Borromee, nel Lago Maggiore. È la prima isola che si raggiunge da Stresa, ed è conosciuta per il suo Palazzo Borromeo e il giardino barocco all’italiana, con il bellissimo Teatro Massimo.
“Fino al 1630 l’isola Bella era uno scoglio abitato da pescatori, con due piccole chiese e qualche orto. I Borromeo, già proprietari dell’Isola Madre dal 1501, dal primo ventennio del Seicento con Giulio Cesare III e Carlo III concentrano i propri interessi sull’isola, dando avvio al grandioso progetto che porterà alla creazione del Palazzo e del giardino.
Questo intento verrà portato avanti, ampliato e definito da Vitaliano VI a tutti gli effetti considerato il fondatore dell’Isola Bella. I lavori che hanno portato all’attuale assetto si susseguono senza interruzione anche successivamente durante tutto il Settecento e l’Ottocento, fino ad arrivare al 1948 quando con Vitaliano IX Borromeo vengono costruiti il Salone Nuovo, la facciata settentrionale e il grande molo.”
(Isole Borromee)
All’interno del palazzo, le ricche stanze si susseguono, una più bella dell’altra. La Gallerie Berthier, la Sala del Trono e la Sala delle Regine, la Sala della Musica con il bellissimo clavicembalo, la Biblioteca, il Salone Nuovo dai colori azzurro pastello, la Sala Napoleone, dove il Bonaparte dormì per una sola notte, la Torre con la scala a elica, la Galleria degli Arazzi, e una parte davvero unica e splendida, quella delle Grotte, create in stile marino, con marmi, rocce, ciottoli e pietre laviche del Vesuvio.
All’esterno, dopo l’Atrio di Diana e le due scalinate che salgono verso il piano superiore, si accede all’enorme giardino, con l’immenso albero di canfora secolare, il Teatro Massimo, attorno al quale si aggirano e sonnecchiano i pavoni bianchi, il Giardino d’Amore all’italiana, con la vasca rotonda colma di ninfee, la Serra Elisa – che purtroppo non abbiamo fatto in tempo a vedere – e le tante vedute sul lago turchese, che davvero tolgono il respiro.
Le terrazze si snodano attorno al teatro, con fiori magnifici che le colorano ognuna di un colore diverso. E poi gli altissimi bambù attorno al giardino e in alcuni suoi anfratti, per qualche attimo trasportano in atmosfere orientali – ricordate anche dalla meravigliosa statua del X o XI secolo d.C. di una Apsaras, la Ninfa Celeste delle Acque, proveniente dal Bengala ed esposta in una piccola nicchia accanto alla torre del palazzo.
Quando si visitano posti simili il tempo non basta mai, e c’è sempre qualcosa che si dimentica di guardare. Sembra quasi che queste piccole dimenticanze non siano del tutto casuali, ma capitino in modo che si abbia un motivo per tornare. Una dimenticanza è come una porta lasciata aperta. Suggerisce che quel luogo non ha ancora svelato tutto, che ha ancora qualcosa da dire, quando si tornerà a trovarlo.
Il ritorno sulla terraferma è stato oltremodo piacevole, l’esatto opposto dell’andata. L’aria freschissima del lago accarezzava il viso, mentre il traghetto solcava sicuro l’acqua, ora più calma e silenziosa.
Il buon caffè di rito – le due fette di torta alle carote questa volta purtroppo non erano all’altezza delle aspettative – ci ha scaldato la pancia e il cuore, e dopo una bella passeggiata fra i profumi delle frequentate vie di Stresa, e il saluto alla sua dolcissima sirenetta, ci siamo avviati verso casa.
Un viaggio rilassante, sereno, appagato, e illuminato da una luna crescente materna e accogliente.
“Per quanto fantastica e meravigliosa possa essere ed è
l’Isola Bella è tuttavia bellissima.”
Charles Dickens
ALBUM FOTOGRAFICI
L'Isola e il Palazzo Borromeo
Le Grotte
L'Atrio di Diana, il Teatro Massimo e i Giardini
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Note di Viaggio:
L’Isola Bella si raggiunge con il grande traghetto della Navigazione del Lago Maggiore, partendo dall’imbarcadero di Stresa, in Piazza Marconi. È anche possibile prendere una delle barche della navigazione non di linea, sempre accessibili da Piazza Marconi, accanto all’imbarcadero, ad un prezzo leggermente più alto – e se non soffrite per i “vivaci ondeggiamenti” dei piccoli motoscafi.
Il traghetto di linea passa ogni mezz’ora, e in circa cinque minuti porta sull’isola.
Per consultare approdi e orari: Navigazione Lago Maggiore
Importante: l’Isola Bella chiude al pubblico alle 18:30, quando passa anche l’ultimo traghetto che riporta a Stresa. È essenziale non perderlo.
Per qualsiasi informazione e per conoscere la storia delle Isole Borromee: Isole Borromee
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