sabato 17 agosto 2019

Il Giardino Botanico di Alpino

Uno dei periodi dell’anno che amo di più è il mese di agosto, quando l’estate volge al termine, l’aria si fa più fresca e il sole è meno aggressivo e debilitante. In queste giornate mi piace soprattutto passeggiare vicino all’acqua turchese, che riflette i raggi solari e crea liquidi bagliori quasi ipnotici.
Vivo queste giornate come un inno al sole e alla sua luce, e proprio per immergermi in questa bellezza, ieri ho voluto visitare due posti che desideravo vedere da tempo.
Il primo è il Giardino Botanico Alpinia, immerso nel verde delle montagne del Mottarone, e si trova ad Alpino, una piccola frazione di Stresa, sul Lago Maggiore.
Siamo arrivate nel primo pomeriggio, con il sole che giocava a nascondino dietro le nuvole, e che per tutto il percorso ha contribuito a create attimi di inaspettata magia.
Superato l’ingresso, abbiamo iniziato a passeggiare lungo il sentierino lastricato, che si snodava fra aiuole piene di erbe e fiori, ognuna con la sua targhetta che spiegava il nome botanico, il nome comune e in certi casi la provenienza. Una musica bassa e dolcissima – diffusa da alcuni discreti altoparlanti, mascherati da sassi a lato del sentiero – allietava la passeggiata. Sono sicura che anche le piante beneficiassero di quei suoni delicati, per nulla invadenti, e anzi, molto rilassanti.

Il Giardino Botanico Alpinia

Il Giardino Botanico Alpinia

Lungo il percorso si incontrano moltissime specie di piante, circa un migliaio. Alcune erano ben riconoscibili perché fiorite, o dotate di foglie particolari; altre erano meno sviluppate, o semplicemente avevano terminato il tempo di fioritura. Forse non ho scelto il periodo migliore per godere di tutte le fioriture, e consiglio a chi vuole visitare i giardini botanici di montagna – e non soffre troppo il caldo – di farlo a giugno e luglio, così da immergersi nella natura nel momento del suo maggiore rigoglio.
In ogni caso, anche ad agosto il giardino è splendido. Ho amato particolarmente le macchie di brugo rosa, le piante di carlina nascoste qua e là, la genziana dai fiori viola intenso, una specie di cardo molto pungente dalle sfumature blu, e proprio per onorare il sole, l’enula campana, che si dice sia fiorita dalle lacrime di Elena, quando pianse i combattenti morti nella guerra di Troia, scoppiata per causa sua.

Il Giardino Botanico Alpinia

Il Giardino Botanico Alpinia - La pianta Carlina

Proseguendo lungo il percorso, ad un certo punto si raggiunge una piccola zona panoramica, affacciata sopra il Lago Maggiore. Alcune panchine permettono di sedersi davanti a questa vista incantevole e lasciar vagare lo sguardo non solo sul lago, con le sue acque azzurro intenso e le sue isolette – sono ben visibili l’Isola Bella, l’Isola dei Pescatori con le barchette attraccate e l’Isola Madre – ma anche sulle montagne che lo circondano.

La vista sul Lago Maggiore

Ieri erano velate di bianco e azzurro, sfiorate dalle nuvole basse, immerse in una calma assoluta, e guardandole ho percepito qualcosa che sul subito non sono riuscita a decifrare – c’erano altre persone che davanti a quella vista si perdevano in chiacchiere, e non ho potuto lasciarmi andare e ascoltare.
Solo in un secondo momento ho compreso quel senso di sospensione. Era il loro ritmo vitale, così diverso e contrapposto alla nostra insensata frenesia. Quelle montagne velate e sospese stavano respirando impercettibilmente. Ogni loro respiro, lento e profondo, dura centinaia di anni, e mentre noi rincorriamo il tempo scandito in minuti, ore, giorni, loro vivono l’eternità, pregne di una pura e perenne armonia.
E per quanto tentiamo di scalarle e percorrerle in lungo e in largo, in realtà non ci avviciniamo mai veramente a loro. L’unico modo per accostarci alla loro essenza è riconoscere il loro ritmo vitale, assecondarlo, e cercare di allineare il nostro ai suoi lenti e calmi battiti.
Allora le distanze si annullano, e anche noi cominciamo a respirare con le montagne. E ogni nostro respiro può durare centinaia di anni.

La vista del lago e delle montagne è uno dei motivi per cui vale veramente la pena di visitare il giardino, oltre, ovviamente, alla bellezza delle piante selvatiche che ospita.
Riprendendo a camminare, il percorso circolare ha proseguito ancora tra la moltitudine di piantine, alternate ai cespugli di erica, per poi ritornare alla sua parte iniziale, dove si può passeggiare ancora intorno alle aiuole sparse e pianeggianti.

Il Giardino Botanico Alpinia

Il Giardino Botanico Alpinia

Come scrivevo all’inizio, durante la passeggiata il sole era quasi sempre nascosto, ma ogni volta che, infiltrandosi tra una nuvola e l’altra, spargeva la sua luce dorata sul giardino, questo sembrava animarsi e gioire insieme a lui.
Per fortuna sono riuscita ad approfittare di quei brevi momenti assolati per scattare le fotografie migliori, e per incantarmi qualche secondo davanti a quei raggi che creavano qua e là filamenti luminosi, macchie di luce, e piacevoli ombre.
Credo che se la giornata fosse stata completamente limpida non avrei vissuto così intensamente quegli istanti improvvisi di luce abbagliante, sentendoli come veri e propri doni inaspettati.
Il sole che giocava a nascondino ha fatto giocare a nascondino anche me: ogni volta che faceva capolino cercavo di catturarne ogni riflesso, correndogli dietro come una bambina che segue l’amico nascosto e cerca di prenderlo prima che raggiunga la tana.
E lui si è lasciato prendere, sorridendo fra i rami e le foglie, per poi scappare via di nuovo dietro le sue soffici nuvole.

Il Giardino Botanico Alpinia

Il Giardino Botanico Alpinia

Terminata la bella passeggiata al giardino botanico Alpinia, e dopo una brevissima tappa rifocillante a Gignese, con tutti i suoi ombrelli colorati appesi fra le vie, ci siamo spostate di pochi chilometri per raggiungere un paesino limitrofo, dove avevo ricordato, poco prima di partire, che c’era qualcosa di molto importante da vedere da vicino.

Continua qui:
Il Tempio del Sole di Levo

***

Note di Viaggio:
Per arrivare al Giardino Botanico Alpinia si percorre l’autostrada A26 in direzione Gravellona Toce e si esce a Carpugnino. Da qui, si prosegue in salita verso il Mottarone, fino a raggiungere la frazione Alpino, parte del Comune di Stresa. Il Giardino è aperto tutti i giorni dalle 9:30 alle 18, l’ingresso costa 4 euro.
Consiglio di visitarlo nei periodi di massima fioritura, da giugno a luglio, magari in una tiepida giornata di sole.
Qui sono raccolte molte altre fotografie scattate durante la gita:
Giardino Botanico Alpinia

Nessun commento:

Posta un commento