martedì 11 settembre 2018

Fra piccoli viaggi, parole e profumo di caffè

Amo esplorare posti nuovi, pieni di magia, di storia, di eco di antiche e immortali leggende... eppure uno dei momenti che amo di più quando mi immergo nei miei piccoli viaggi, è quello in cui, stanca e felice, mi siedo in qualche deliziosa caffetteria, che scelgo sempre accuratamente, per rifocillarmi e ripercorrere, con la mente e il cuore, l’esplorazione vissuta.
Quel momento in cui assaporo un buon caffè caldo, oppure una cioccolata, o un tè speziato con qualche pasticcino, e mi nutro di ciò che il mio corpo mi chiede, è anche il momento in cui mi nutro dell’esperienza appena trascorsa, facendo mie le impressioni, le intuizioni, ricordando la sensazione dello spirito del luogo, e cominciando, solo allora, a tradurre ogni cosa in pensieri, in parole e in nuova consapevolezza.
È come se in quel momento di dolce nutrimento, si concentrasse tutta l’esperienza vissuta e la sua profonda integrazione, ed è qualcosa che mi è talmente essenziale e indispensabile che non potrei mai farne a meno.
Forse è una caratteristica innata di chi, come me, è fatta per comunicare e raccontare in modo silenzioso, e di prendere coscienza di ogni cosa vissuta, dalla più piccola alla più grande.

Forse c’è chi viaggia per viaggiare, senza vivere il viaggio in profondità e senza assorbire i doni che esso porta. Ma per me viaggiare è nutrirmi, a piccoli bocconi, di qualcosa che poi necessita di tempo e introspezione per essere compreso e assorbito. Ed è questa la sostanza che cerco e che spesso mi chiama urgentemente alla partenza e alla scoperta di posti sconosciuti, così come di parti sopite di me stessa, che chiedono di vivere e di esprimersi.
Sono viaggi esteriori ed interiori, alla ricerca di ciò che ho bisogno di trovare per vivere in equilibrio e nel modo più completo possibile.
E quei momenti di rilassamento e di coccole golose, sono per me al contempo la perfetta conclusione di un viaggio, e l’inizio della loro più intima esperienza.

***

Ho sentito l’ispirazione a scrivere questo brano mentre ero seduta a un tavolino di legno a bere un ottimo caffè macchiato nella piazzetta di Varallo Sesia, mentre la luce del tramonto illuminava il Sacro Monte alla mia destra e l’aria si faceva piacevolmente fresca. L’interno del locale, di sasso e legno, è uno dei più carini che abbia visto, e non vedo l’ora di tornarci, passandoci qualche ora magari in autunno e in inverno.
Ho ripensato anche alle tante splendide giornate passate nella mia caffetteria milanese preferita, dove fra una lezione di danza e una di canto, sorseggiavo tè allo zenzero e leggevo bei libri, allietata da un lieve sottofondo di musica jazz e dalla luce calda e accogliente di quel posto, a me molto caro.
Sono momenti per me importanti, talmente importanti che non posso farne a meno, perché rispecchiano completamente la mia natura, il mio bisogno di riflettere in silenzio, ma in luoghi caldi e accoglienti, di scrivere, di sentire, di vivere ogni istante nel modo più pieno e consapevole possibile.

Fotografia raccolta da Pinterest

4 commenti:

  1. Come ti dicevo qualche giorno fa io sono esattamente come te! Viaggiare (fosse anche andare nel paesino a pochi km da casa) significa assaporare, vivere, conoscere ed imparare. Anche dalle piccole cose. Mi piacerebbe, un giorno, visitare qualche posto assieme! :)

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  2. Devo prendermi nota del tuo spazio. Troppo bello. Concordo su tutto, ovviamente.

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